LA RIVALUTAZIONE DEI BENI DI IMPRESA 2020: LE TRE DIVERSE ALTERNATIVE.

LA RIVALUTAZIONE DEI BENI DI IMPRESA 2020: LE TRE DIVERSE ALTERNATIVE.

La Legge di bilancio 2020 ed ora il decreto di agosto consentono la rivalutazione dei beni di impresa in generale e delle imprese alberghiere e termali particolarmente interessanti
Si riporta un breve riepilogo per orientarsi sulle rivalutazioni dei beni di impresa attualmente in vigore 1) Il quadro normativo delle Leggi di rivalutazione
2) Una tabella riepilogativa delle rivalutazioni attualmente in vigore
– Il quadro normativo delle Leggi di rivalutazione
In più occasioni, il Legislatore è intervenuto emanando leggi speciali volte a concedere alle imprese la possibilità di adeguamento dei valori di “libro” a quelli correnti, favorendone, al contempo, il rafforzamento patrimoniale. Suddette leggi offrono l’opportunità di riflettere in bilancio il valore recuperabile dei beni, derogando agli ordinari criteri di valutazione previsti all’art. 2426, Codice Civile ed ai principi contabili, imperniati perlopiù al concetto di costo storico.
Le norme elaborate nel corso degli ultimi anni poggiano sull’impianto prescritto dalla Legge n. 342/2000, la quale fissa elementi comuni e regole di base da osservare nel processo di rivalutazione degli elementi patrimoniali. Tale legge ha rappresentato l’incipit di una serie di regimi di rivalutazione di volta in volta reintrodotti al fine di consentire una rappresentazione contabile quanto più aggiornata dell’impresa.
In questa legge si prevedeva, agli artt. da 10 a 16, la facoltà di procedere ad una rivalutazione volontaria ed onerosa dei beni d’impresa materiali ed immateriali, nonché delle partecipazioni in società controllate e collegate, risultanti dal bilancio relativo all’esercizio chiuso entro il 31 dicembre 1999, dietro pagamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, dell’Irap e relative addizionali, calcolata sui maggiori valori iscritti in bilancio. Le modalità attuative della rivalutazione venivano fissate dal D.M. 162/2001, il quale definiva specifiche tecniche di rivalutazione, criteri di individuazione delle categorie omogenee di beni rivalutabili ed il regime fiscale delle poste patrimoniali formatesi a fronte della rivalutazione degli asset.
Alcune di queste regole rivivono all’interno dei regimi attualmente vigenti, costituendo la base giuridica di riferimento.
In dettaglio, allo stato attuale, coesistono i seguenti istituti:
• Rivalutazione dei beni d’impresa prevista dalla Legge di Bilancio 2020 (art.1 commi da 696 a 704, L.160/2020), così come estesa dal “Decreto Liquidità” ai bilanci successivi al 2019 (2020 e 2021);
• Rivalutazione gratuita dei beni alberghieri prevista dal “Decreto Liquidità” (art. 6-bis, D.L. 23/2020);
• Nuova rivalutazione dei beni d’impresa introdotta dal “Decreto Agosto” (art. 110, D.L. 104/2020).
2) Una tabella riepilogativa delle rivalutazioni attualmente in vigore
Nella tabella sottostante, si focalizzano le caratteristiche principali delle richiamate rivalutazioni.

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